Il dolore Neuropatico


Il dolore neuropatico è dovuto al danno dei nervi. Di volta in volta, il danno può interessare i nervi degli arti, del tronco o del capo, il midollo spinale o il cervello stesso.
Si noti che il danno non è nella sede dove il dolore è avvertito ma nel sistema nervoso e il dolore si presenta senza gli stimoli che normalmente lo provocano.
Va notato, altresì, che una volta che il dolore da danno dei nervi s’è instaurato, indipendentemente dalla guarigione dei nervi, può durare per sempre.

Ricordiamo che:

i nervi sono costituiti da una serie di fili (le fibre nervose) rivestita da una guaina;
le fibre nervose nascono dalla pelle, dai muscoli, dalle ossa eccetera dove raccolgono le informazioni e si dirigono al midollo spinale dove conducono le informazioni raccolte (come un filo elettrico conduce l’elettricità).

N.B.: Il danno dei nervi può consistere nell’interruzione delle fibre nervose, nella perdita della guaina di rivestimento (demielinizzazione) o nella sua crescita eccessiva (ipermielinizzazione).

Mentre il danno della guaina del nervo, salvo eccezioni quali la nevralgia del trigemino, provoca soltanto disturbi della sensibilità e del movimento senza dolore, l’interruzione delle fibre nervose è spesso causa del dolore neuropatico. Perché si produca questo dolore anormale è quindi sufficiente una ferita (per esempio in un braccio) che comporta, oltre il taglio della cute e dei muscoli o la frattura di un osso, anche il taglio di uno dei nervi di quella sede.

Ricordiamo che quando una fibra nervosa è interrotta, si ha una parte connessa alla periferia (per esempio la pelle della mano) ed una connessa al centro (per esempio il midollo spinale). Avvenuta l’interruzione, la parte della fibra connessa al midollo spinale si allunga in corrispondenza dell’interruzione, cercando di ricongiungersi con il tratto che s’è distaccato: la fibra nervosa che si allunga, trattenuta dai muscoli che ha intorno, si ripiega su se stessa formando una matassa (neuroma) dove ciascuna fibra nervosa è in grado di raccogliere le informazioni. Si noti che normalmente soltanto l’origine della fibra nervosa, per esempio dalla pelle della mano, può raccogliere informazioni mentre nel caso in cui s’è prodotto il neuroma le informazioni sono raccolte da una sede anormale (quella del neuroma). Gli stimoli raccolti in questa sede anormale raggiungono il midollo spinale e producono un dolore che è avvertito dove la fibra nervosa si distribuiva quando era intera (per esempio nella pelle della mano).

Mobirise Website Builder

N.B.: Riconoscere che il dolore è neuropatico è della massima importanza perché i farmaci analgesici che possono controllare il dolore normale non controllano questo dolore anormale.

Alcune caratteristiche del dolore neuropatico sono:

1 - un dolore “strano” che può essere paragonabile ad una sensazione di bruciore intenso, di sensazione di stiramento della pelle, di piccoli spilli sotto la pelle, di formicolio-prurito intollerabile;
2 - la riduzione di sensibilità nella sede del dolore, vale a dire che il tatto, la puntura ed altri stimoli sono avvertiti meno intensamente del normale, fino alla situazione estrema nella quale non sono avvertiti affatto (anestesia). Per capire meglio questa situazione pensiamo ad un paziente con un dolore alla mano: se gli tocchiamo la mano, però, egli non avverte nessuna sensazione tattile e se gliela pungiamo non avverte nessuna sensazione di puntura;
3 - il dolore dovuto a stimoli che normalmente non provocano dolore. Nonostante la ridotta sensibilità, in qualche zona dell’area del dolore stimoli neutri come il leggero toccamento o lo sfioramento della pelle evocano più o meno intense sensazioni di dolore (a volte questi pazienti non tollerano il contatto con gli abiti o le lenzuola). 

Il dolore cronico

Il dolore cronico non è il dolore di lunga durata. Indipendentemente dalla durata, il dolore è cronico quando è sostenuto dalla modificazione dei circuiti nervosi centrali che facilita l’elaborazione degli stimoli in emozione dolore (apprendimento del dolore).

Nell’ambito del dolore di lunga durata (mesi o anni) dobbiamo quindi distinguere:

il dolore persistente che è un dolore normale dovuto al permanere della causa che lo sostiene e con essa degli stimoli normalmente dolorosi

il dolore cronico che è un dolore anormale, di difficilissimo controllo.

© Copyright 2022 by m2 - All Rights Reserved